Nell’anticamera di un luminare della neuropsichiatria, sei pazienti attendono il loro turno: ognuno di essi è affetto da DOC (disturbo ossessivo compulsivo).
Il medico è in ritardo e i pazienti per ingannare il tempo iniziano a confidarsi tra di loro tanto da mettere in piedi una sorta di terapia di gruppo, dove i vari Doc danno vita ad una serie di gags ed esilaranti situazioni; l’improvvisata terapia alla ne sarà la loro miglior medicina.
Il pubblico si immedesima nei personaggi (chi, anche solo sporadicamente, non ha sperimentato un TOC?) non potendo, al tempo stesso, trattenere la risata (liberatoria?) per le situazioni in cui i protagonisti creano inconsciamente.